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28-04-2021
La Regione Toscana con delibera numero 318, approvata lo scorso 29 marzo, ha destinato 11.530.000 euro a sostegno di alcuni settori particolarmente colpiti dall’emergenza pandemica.
In particolare sono stati destinati 3.800.000 euro al settore dell’artigianato artistico, con il bando contenuto nell’allegato A e A1 della delibera 318/2021.
L’obiettivo è quello di sostenere le micro, piccole e medie imprese operanti nel settore dell’artigianato artistico con specifici codici ateco. La scadenza per richiedere l’accesso ai fondi è fissata al 30 aprile 2021.
Soggetti beneficiari
Il bando previsto dalla Regione Toscana per i contributi a fondo perduto a favore dell’artigianato artistico è contenuto nell’allegato A della delibera 318 del 29 marzo 2021.
Nell’allegato A1, invece, è contenuto l’elenco dei codici ateco a cui sono destinate le somme.
I requisiti soggettivi da rispettare per beneficiarne sono i seguenti:
essere micro, piccole o medie imprese;
avere la sede principale o almeno una unità locale nel territorio regionale (Regione Toscana);
essere iscritte in CCIAA con annotazione nell’apposita sezione speciale (albo imprese artigiane);
Oltre ai requisiti sopracitati è necessario svolgere un’attività tra quelle ricomprese nell’allegato A1 della delibera 318 del 29-03-2021.
Saranno perciò ammessi a contributo i soggetti operanti con i seguenti codici ateco:
Resta quindi escluso dal contributo chi opera con i codici appartenenti alla divisione 10 e divisione 11, le attività legate al codice 74.20.19 - Altre attività di riprese fotografiche e quelle comprese nel codice 96.02 - Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici.
Requisiti economici: il calo dei corrispettivi
Il soggetto che vuole accedere al contributo, oltre ad avere sede legale o un’unità operativa all’interno della Regione Toscana e ad esercitare un’attività tra quelle contenute nell’allegato A1 della delibera 318 della Regione Toscana del 29 marzo 2021, dovrà aver subito un calo dei corrispettivi di almeno il 30 per cento prendendo come riferimento i periodi compresi dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 ed il 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.
Le imprese che si sono costituite nel 2019 dovranno confrontare il calo dell’ammontare dei corrispettivi confrontando i mesi di operatività nel 2019 rispetto a quelli del 2020, per esse non sarà obbligatorio aver subito un calo effettivo del 30 per cento ma tale raffronto servirà per stabilire l’ammontare del contributo spettante.
Nel caso in cui il soggetto avesse iniziato l’attività nel corso del 2019, e la data di inizio non dovesse coincidere con il primo giorno del mese, ai fini del calcolo esatto dei mesi di operatività si dovrà procedere nel seguente modo.
Per le attività iniziate in un giorno compreso tra il 1° ed il 15 del mese si conteggia anche il mese stesso, dopo il 16 invece non viene considerato nel calcolo.
Esempio: per un soggetto che ha iniziato l’attività il 18 ottobre 2019 si calcolano due mesi di operatività.
L’importo del contributo spettante a ciascun beneficiario sarà di 2.500 euro, tranne che nel caso delle attività aperte nel 2019, per le quali sarà ricalcolato in base ai mesi di effettiva operatività ed ai corrispettivi.
Delibera_n.318_del_29-03-2021 (241,73 KB) |
delibera_n.318_del_29-03-2021-allegato-a (88,27 KB) |
delibera_n.318_del_29-03-2021-allegato-a1_cod_ateco_ammissibili_-1 (35,14 KB) |